Una fascia assai estesa della popolazione, fino a questo punto refrattaria o poco incline allo shopping on line, alla platform economy, agli strumenti di collaborazione — e non parliamo solo dei senior, diciamo i nativi analogici — ha iniziato a sperimentare quotidianamente i vantaggi dei servizi digitali. Milioni di nuovi heavy user hanno già cambiato le loro abitudini.
Stiamo assistendo, come spesso accade in periodi caratterizzati da incertezza e agitazione, a un rapido cambio di paradigma, una mutazione culturale profonda che avrà effetti importanti sui modelli B2B e B2C che tradizionalmente governano l’industria del fashion.