La casa del futuro non sarà tanto una scatola di mattoni o calcestruzzo frutto degli investimenti di una vita e piena di oggetti pagati upfront o a rate, quanto un’atmosfera di servizi connessi, disponibili in abbonamento o su richiesta.
L’evoluzione dell’Internet of Things ci consente di immaginare un mondo in cui la proprietà immobiliare non affitta un appartamento, ma “noleggia” un pacchetto che comprende dispositivi, intrattenimento, forniture e servizi, e viene pagata in base all’utilizzo. In cui gli elettrodomestici sono forniti e gestiti da chi eroga luce, gas o acqua – e magari in bundle con veicoli elettrici. In cui alleanze tra player apparentemente lontani (utility, appliance maker, assicurazioni, broadcaster, e-commerce…) diventano possibili e generano modelli di business totalmente inediti.